VIAREGGIO. Buoni propositi e critiche. Passano gli anni, ma il meeting di nuoto “Mussi-Lombardi-Femiano” si porta dietro i soliti problemi che rimangono irrisolti perché di soldi da spendere l’amministrazione comunale non ne ha, almeno per il momento. L’edizione numero 37 dell’evento che fa da prologo alla stagione invernale, quella della vasca corta, a differenza del passato si snoderà su tre giorni e non più su due. L’appuntamento è dal 22 al 24 novembre alla piscina comunale di Viareggio: il venerdì ed il sabato si svolgeranno le gare dei professionisti, mentre la domenica a prendersi la scena saranno i giovani ed i diversamente abili.

Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che l’ispettore Giovambattista Crisci, in conferenza stampa, si è voluto soffermare: “Siamo stati il primo meeting in Italia a dare spazio ai disabili e ci teniamo molto a veicolare questo messaggio: per noi lo sport ha una notevole valenza sociale”.

Sulla presenza o meno dei big, a partire da Federica Pellegrini, Crisci – che è la mente organizzativa del meeting – non si è voluto sbilanciare: “Aspettiamo una decina di giorni e ne sapremo qualcosa di più. Non mi piace sbandierare nomi di cui non ho ancora la certezza”. Saggiamente Crisci non si espone. Ma a suo favore gioca un aspetto: il “Mussi-Lombardi-Femiano” sarà infatti l’unica gara utile per strappare i tempi necessari per partecipare agli Europei in vasca corta di Herning (in Danimarca) dal 12 al 15 dicembre. Un incentivo non da poco, dunque, per gli atleti azzurri di punta, di gareggiare a Viareggio.

Ma l’ispettore non risparmia un appunto, rivolto congiuntamente all’amministrazione comunale e agli albergatori: “Non riesco a capire perché i proventi della tassa del soggiorno degli atleti e staff che alloggeranno a Viareggio, finiscano al Pucciniano: è sciocco. Lo dico col massimo rispetto, ma non mi sembra una cosa giusta. Noi portiamo avanti questa manifestazione con impegno e sacrificio, senza che nessuno ci aiuti. L’unica eccezione è la Cassa di Risparmio di Lucca, a cui sono grato”.

Da parte sua, l’assessore allo sport Alessandro Caprili si trova costretto a fronteggiare l’ennesimo grido di malcontento. Sa che la colpa non è sua e sa che la situazione difficilmente può cambiare da un giorno all’altro: “Noi crediamo fortemente nel nuoto ed in questo meeting come forma di investimento per la città. La piscina, per le condizioni in cui è adesso, non è quanto l’amministrazione vorrebbe offrire agli organizzatori e ai ragazzi. Chiaramente serve una location ben diversa: abbiamo messo come ipotesi nel bilancio pluriennale quella di destinare 2 milioni di euro per la costruzione di una piscina da 50 metri, al coperto. Il costo complessivo si aggira sui 5-6 milioni, uno lo ricaveremmo con gli sponsor, ma ancora siamo lontani dal coprire l’intera cifra”.

E per Diletta Carli ecco una importante gratificazione: da fine settembre, infatti, la diciassettenne fa parte delle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato.

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